giovedì 12 dicembre 2013

India, La Corte Suprema reintroduce il reato di omosessualità

Così un titolo di oggi su Repubblica. E allora avendo parlato prima di Papà Francesco, come non rammentare le sue parole, espresse sull'aereo di ritorno dal Brasile: un giornalista gli chiede cosa pensa degli omosessuli e lui risponde tranquillo "chi sono per giudicare?"



Sembra che l'India non la pensi allo stesso modo! 
Non solo giudica, ma da pure la sentenza: essere omosessuali è reato, come rubare, come uccidere, come ogni altra azione che in un paese civile viene punita. 
Sono cosciente che anche in Italia qualcuno vorrebbe che un tribunale impazzito sentenziasse la stessa cosa, ma mi domando se questa è civiltà? 
Io rispondo con convinzione di no, ricordando che la suprema corte di cassazione nel 2007 in ua sentenza definì l'omosessualità come "Libertà di vivere senza restrizioni le proprie preferenze sessuali" "E’ espressione del diritto di realizzazione della personalità, tutelato dalla Costituzione"

Oggi mi piacerebbe che i paesi che si dicono civili si pronunciassero sulla decisione della corte Indiana, senza falsi pudori o paure. Accettare il diritto all'omosessualità è segno di civiltà! 

Qui l'articolo di Repubblica: L'articolo

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